Il dato regionale parla di una disoccupazione al 7 per cento. La città scaligera sta sempre un paio di punti sotto la media. Premio a Bedoni.
«Finalmente siamo alla svolta: le iscrizioni al Registro delle imprese hanno superato le cessazioni con un saldo attivo di 352 unità tra imprese chiuse ed imprese aperte». Il vicepresidente della Camera di Commercio di Verona, Andrea Prando ha parlato alla Gran Guardia al 38° Premio Fedeltà al Lavoro, che ha riunito le imprese che si sono distinte nel 2015. «Sul fronte dell’occupazione – ha detto – andiamo recuperando. Ho il dato della disoccupazione veneto a novembre: 7%. Verona sta sempre un paio di punti sotto la media regionale. Nel 2015 il tasso di disoccupazione a Verona è stato del 4,9% contro il 7,5% regionale. Quindi si può stimare che il tasso di disoccupazione si attesterà sul 4,5%. L’export ha iniziato a riprendere la sua corsa: nei primi nove mesi del 2015, è cresciuto del +6,6%, a 7,5 miliardi di euro. Senz’altro abbiamo chiuso il 2015 con un notevole recupero di competitività delle nostre imprese». La 38esima edizione della Fedeltà al lavoro, progresso economico e lavoro veronese nel mondo è stata un’edizione all’insegna della gioventù. Il premio per l’impresa Giovane è andato a Cloros, start-up di Villafranca di Verona che opera nel settore del risparmio energetico. Il “Domus Mercatorum”, il presigioso riconoscimento è andato a Paolo Bedoni, presidente di Catolica Assicurazioni. Tra i 98 premiati, dipendenti e imprese con oltre 35 annni di attività e le loro famiglie. Ci sono imprese come la Stone Italiana, prima al mondo a produrre agglomerati di marmo e quarzo, che ha lavorato con grandi nomi della moda, come Armani, e architetti come Fucksas. La Stone Italiana è stata insignita del premio per l’innovazione. Ma anche imprese che curano i disabili con la pet terapy e la coltivazione degli ortaggi come la Vecchia Fattoria.