L’iter parlamentare per il salvataggio delle banche venete approda al Senato. Nel passaggio dalla Camera il ministro dell’Economia Padoan interviene sull’argomento e, incredibile, questa volta dice il vero. Con un po’ di coraggio. Cominciamo da questo. Padoan dichiara e ritiene necessaria la norma che chiarisca le sanzioni e le responsabilità degli amministratori degli istituti di credito. Meno male, meglio tardi che mai. Poi snocciola i numeri del disastro che sarebbe avvenuto se lo Stato non fosse intervenuto sulle due popolari venete. Si sarebbe innescata una stretta creditizia da 22 miliardi che avrebbe attanagliato 55 mila piccole e medie imprese con 11 mila dipendenti senza occupazione e un carico di 13 miliardi di oneri sull’intero sistema bancario. Queste sarebbero state le nefaste conseguenze della liquidazione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Siamo d’accordo con Padoan quando sottolinea che a volte nella storia di una nazione l’intervento dello Stato può essere indispensabile. Sono i corsi e i ricorsi dell’economia.