Unindustria Treviso, Confindustria Padova e il Gruppo Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo per supportare e assistere le imprese associate al fine di accrescerne la competitività. In particolare sono stati individuati tre specifici ambiti di intervento strategico connessi ad Industria 4.0, Finanza Straordinaria/PIR e filiere. La convenzione rafforza la relazione tra la banca e le due associazioni che chiedono anche la massima attenzione, da parte dell’Istituto, verso i finanziamenti accordati alle imprese da Veneto Banca e Popolare di Vicenza. L’accordo è stato siglato dai presidenti delle due associazioni di Treviso e Padova, rispettivamente, Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco e dal responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese. “L’economia sta lentamente risalendo, anche in assenza di una ripresa del credito”, ha detto Finco, “ma perché la risalita non sia effimera occorre voltare pagina nel rapporto tra banca e impresa, specie dopo il trauma degli ultimi anni. C’è una leva fondamentale che ancora manca per accelerare, è quella del credito, perché sia motore e non freno allo sviluppo. L’accordo con Intesa Sanpaolo segnala la volontà di un cambio di passo in questa direzione”. Ricordiamo che la partnership tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria ha previsto un plafond triennale nazionale di 90 miliardi di euro, dei quali 12 miliardi destinati alle aziende venete. Particolare attenzione viene riservata alle iniziative di patrimonializzazione facilitando l’accesso al mercato dei capitali anche attraverso il più esteso ricorso alle risorse rivenienti dai PIR. In tale ambito, nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Intesa Sanpaolo ha raccolto a livello nazionale 1,2 miliardi di euro.