Quasi 17.000 confezioni di farmaci per un valore che sfiora i 230.0000 euro. È questo l’eccezionale bilancio del progetto “Recupero farmaci validi non scaduti” che da dicembre 2015 vede impegnati cittadini, Ulss 9, Federfarma Verona, Fondazione Banco Farmaceutico onlus, Centro salute per immigrati, Caritas Diocesana di Verona, Agec, Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona, Amia. Dai dati presentati nel corso della conferenza stampa emerge che l’attività svolta dal Cesaim e dalla Caritas grazie alle donazioni ottenute ha fatto risparmiare alla sanità pubblica scaligera l’11% della spesa farmaceutica fra il 2015 e il 2016. I farmaci raccolti in gran parte, soprattutto per quanto riguarda una valutazione a valore, fanno parte di quelli nella cosiddetta “distribuzione diretta”, ovvero farmaci che vengono distribuiti direttamente dalla struttura sanitaria ai pazienti senza il tramite delle farmacie. “L’analisi della tipologia dei farmaci raccolti evidenzia che la distribuzione diretta, a differenza di quella farmaceutica territoriale, spesso è incontrollabile – spiega Arianna Capri, vicepresidente Federfarma Verona – in quanto viene meno il monitoraggio svolto in modo efficace dalle farmacie territoriali”. I farmaci risultati in esubero al Cesaim rispetto alle esigenze del Centro sono stati donati all’Ospedale di San Bonifacio nella misura di 381 confezioni per un importo complessivo di 5.300 euro