IL SI’ ALL’AUTONOMIA L’UMILIAZIONE DI GALAN

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Anni fa Giancarlo Galan, governatore in gran carriera, consigliato (malissimo) da quel rasputin che si chiamava Franco Miracco, suo braccio destro, scrisse un libro “Il Veneto sono io”. Un’idea che gli portò solo sfiga e rogne. Oggi il Veneto, con il successo del sì del referendum sull’autonomia ce l’ha in pugno Luca Zaia che già ha incaricato un pool di super giuristi esperti in diritto costituzionale e tributario, e di economisti, il delicatissimo compito di condurre la trattativa a Roma per far diventare concreta l’autonomia veneta, votata domenica scorsa da due milioni di elettori. Galan invece, ritorna all’onore delle cronache con un’ennesima miseriaumana. L’uomo del “Veneto sono io”, lasciata Villa Rodella si era trasferito a casa di un amico nei Colli Euganei a Bastia di Rovolon. Ospite di un amico generoso che gli aveva messo a disposizione un rustico in un luogo tranquillo. Ora i due sono ai ferri corti perchè Galan sarebbe moroso di bollette e canone di locazione non pagate, secondo l’ex governatore invece le migliorie apportate supererebbero di gran lunga gli importi che avrebbe dovuto corrispondere. Nella vita c’è chi sale e chi scende, è però vero che ci sono molti modi per farlo, magari con un pò più di dignità.

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