Rovigo, il comune ha un “tesoretto” ma non lo riscuote

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È di circa 11 milioni il tesoretto del Comune di Rovigo che però è solo virtuale e nei fatti rappresenta la sua incapacità di riscossione.A fare luce sulla situazione dei capoluoghi italiani è un’analisi del Sole 24 Ore sui bilanci comunali, nella quale viene evidenziata attraverso mappe e tabelle «la capacità di ogni di incassare nell’anno le entrate accertate a consuntivo, e quindi dovute (non si tratta di previsioni)». E per quanto riguarda Rovigo, questa differenza è pari a 10,9 milioni di euro. Non una cifra di poco conto, visto anche il continuo ritornello del «non ci sono risorse», che ultimamente sempre più di frequente si accompagna ai problemi relativi al finanziamento di servizi o interventi. Da quello che scrive il più autorevole quotidiano fin­anziario del nostro Paese, le risorse, invece, ci sono. Quello che manca è la capacità di recuperarle. E non si tratta di vessare qualcuno, ma solo di pretendere il versamento di quanto dovuto. È il caso delle multe, con Rovigo nell’elenco dei capoluoghi meno virtuosi, anche se in buona compagnia: Palazzo Nodari, infatti, a fronte di 4,7 milioni che sarebbero dovuti entrare da autisti indisciplinati o per altre sanzioni derivanti dai controlli degli illeciti, è riuscito a incassare solo 2,2 milioni. Meno della metà, più precisamente il 47,9%.

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