Così la rivoluzione dei rifiuti, l’arrivo dei cassonetti intelligenti che porteranno ad incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti e far superare a breve alla città di Rovigo l’ostacolo del 65% per arrivare al 76% sarà merito solo della maggioranza che ha approvato il progetto con i suoi 19 voti. A presentare il progetto sia il presidente di Ecoambiente Luigi Paulon che il direttore Giuseppe Romanello. Proprio Paulon ha evidenziato come a Rovigo la raccolta differenziata sia in controtendenza rispetto agli altri comuni del Polesine, con un calo negli ultimi tre anni, ha spiegato che è necessaria una nuova ristrutturazione del servizio. «Il secco a Rovigo è di 13 mila tonnellate circa – afferma Paulon – 3500 di carta, 2500 plastica, 2000 umido, 500 vetro, 200 metalli. Abbiamo la necessità di spendere meno, ridurre le tariffe, migliorare il servizio ed arrivare all’obiettivo posto dalla Regione del 76% della raccolta dei rifiuti». Questa nuova modalità, costerà 1 milione e 100 mila euro. Rovigo da tempo è “fuorilegge”, con una quantità di frazione umida all’interno dei sacchi del secco non riciclabile fuori norma, tanto che è costretta a conferire all’inceneritore di Padova, con un costo più alto rispetto al deposito in discarica.