SCHELETRO IN CANAL GRANDE PIEDE E BRACCIO DISPERSI

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Lo scheletro affondato è stato “salvato” ma è… monco. Sono infatti dispersi in Canal Grande una porzione di piede destro e una parte di braccio sinistro del corpo scivolato in acqua martedì 20 marzo da un pontile nei pressi dell’approdo di Santa Maria del Giglio. Entro 24 ore la proprietà del reperto deve valutare la possibilità di un nuovo intervento di recupero. L’incidente è avvenuto pochi minuti dopo le 14 quando un trasportatore ha perso la presa durante le fasi di scarico dei materiali da esposizione da parte degli allestitori della mostra “Venice Secrets: Crime & Justice” che aprirà i battenti il 31 marzo a Palazzo Zaguri in campo San Maurizio.Attivato il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Venezia facendo partire un intervento subacqueo che ha riportato in secca la cheba veneziana del 1500 realizzata in ferro e legno, strumento a forma di gabbia utilizzato all’epoca della Serenissima per esporre i condannati alla pena infamante appesi in piazza San San Marco, che conteneva all’interno uno scheletro umano. L’apparato scheletrico completo, del valore di circa 50.000 euro, era contenuto nella cheba, nella quale doveva essere esposto nell’ambito della sezione della mostra dedicata alle pene infamanti, collocata al terzo piano di Palazzo Zaguri nella Sala – detta appunto – della Cheba.

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