Bisognava pagare anche per custodire gli immobili che andavano all’asta? Questo sarebbe accaduto al Tribunale di Verona, dove la vecchia concussione negli anni novanta entrava dalla Procura e non lasciava in giro corpi di reato. Ebbene, al centro dell’inchiesta è un giudice onorario del Tribunale civile di Verona, al secolo un avvocato iscritto all’Ordine di Padova, con studio a Este. E’ indagato, assieme ad altri due colleghi veronesi e a un commercialista, pure con lo studio nell’estense, di induzione indebita a dare o promettere utilità. Il reato, che al tempo di Mani Pulite, era chiamato concussione. Quaranta militari, della Sezione anticorruzione del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Trento, hanno eseguito perquisizioni negli studi e nelle abitazioni dell’avvocato e del commercialista padovani. A guidarli c’era il pubblico ministero di Trento, Carmine Russo, e la collega di Rovigo, Monica Bombana, per rogatoria.