«L’Accordo di Programma siglato per ben due volte, la prima nel 2010, la seconda un paio d’anni dopo è sempre lo stesso, ed è sottoscritto dai 10 Sindaci interessati. Oggi, ad anni di distanza, qualcuno deve aver cambiato idea e rilascia interviste forcaiole contro un’opera fondamentale per i cittadini e rispettosa di ogni regola e legge. Un atteggiamento caratterizzato da una confusione evidente, per me del tutto incomprensibile». Con queste parole l’assessore all’Ambiente del Veneto Gianpaolo Bottacin ribatte alle polemiche sollevate da alcuni amministratori locali in merito ai lavori sull’argine del fiume Brenta per la costruzione di pozzi per l’acquedotto di Carmignano di Brenta. «É una situazione paradossale – aggiunge l’assessore – nella quale dopo almeno 4 anni di silenzio gli stessi che hanno approvato l’Accordo di Programma gridano allo scandalo perché lo si sta realizzando, perdipiù in presenza sin dall’inizio di un Comitato tecnico per la verifica e il controllo presieduto dal Sindaco di Carmignano o da un suo delegato che, alla luce delle polemiche di oggi, non si capisce perché abbia taciuto per anni. L’Opera – conclude l’esponente di Palazzo Balbi – fa parte del Modello Strutturale Acquedottistico del Veneto – MOSAV – che stiamo realizzando nell’esclusivo interesse dei cittadini come disegno strategico per dare loro più sicurezza e acqua di migliore qualità. Su questa strada non si torna indietro».