Sei decenni sono passati, oltre mezzo secolo di storia della nostra Associazione di donatori di sangue. Centinaia di migliaia di donatori hanno fatto grande Fidas Vicenza, con entusiasmo e partecipazione, hanno teso il loro braccio per il prossimo, in un gesto anonimo, gratuito e generoso”. Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, è intervenuto nella prima conferenza stampa di presentazione ufficiale del 60° di fondazione dell’Associazione. È stato un mecenate, il conte Tommaso di Valmarana, a spingere affinché il 20 maggio 1959 l’Associazione donatori di sangue di Vicenza, nascesse. “Dobbiamo molto a quest’uomo, che incarna i valori della nostra Associazione. La Fidas di oggi, infatti, è un’organizzazione trasparente, che attraverso la promozione del dono incentiva le donazioni di sangue, in particolare puntando sui giovani ed i giovanissimi, anche attraverso un importante lavoro con le altre Associazioni del dono ed il mondo dell’Istruzione”. Fidas Vicenza è un’associazione costantemente in cammino. Guarda avanti, al futuro, ma senza scordare la propria storia, densa dei valori che ancora oggi la rendono grande. “È con questo spirito che abbiamo pensato a costituire la Commissione social – sottolinea Morbin – un gruppo di giovani, esperti di informatica e social network. “Pochi minuti e l’App di Fidas Vicenza, denominata Donatori Vicenza, è pronta per essere utilizzata. È un’App in piena regola – aggiungono i referenti della Commissione social, Davide Arsego e Flavio Corà – perché permette di fissare l’appuntamento per la prossima donazione, scegliendo il centro trasfusionale ed il tipo di donazione da effettuare. È anche un diario di bordo, perché consultando l’archivio sarà possibile visualizzare lo storico delle donazioni fatte e cercare di mantenere un livello di “generosità” il più possibile alto”.