TRE MILIONI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE

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3,1 milioni di euro a sostegno delle imprese di Lonigo, Alonte, Gambellara, Montebello Vicentino, Orgiano, Sarego e Val Liona grazie al Fondo di Sviluppo di Confartigianato Vicenza, Comuni, Fidi Nordest e Banca di Credito Cooperativo Vicentino con Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola Un “Fondo di sviluppo” a supporto delle aziende dei territori di Lonigo, Alonte, Gambellara, Montebello Vicentino, Orgiano, Sarego e Val Liona, è questo il concreto risultato di un percorso avviato anni fa con il Comune di Lonigo. In precedenza, infatti, l’iniziativa era stata attivata con la formula di un Fondo Rotativo di euro 400mila per le aziende del territorio comunale, ora con il Fondo di sviluppo sono sette i Comuni coinvolti e impegnati nella promozione di uno strumento che permetterà alle imprese, con sede nei Comuni aderenti, di accedere in modo più agevolato e veloce a prestiti finalizzati allo scopo di incrementare la propria capacità economica e favorire così lavoro, occupazione e ricchezza. Una proposta costruita da Confartigianato in collaborazione con Fidi Nordest che, tramite il Mandamento di Lonigo, i due Istituti di Credito aderenti al Gruppo ICCREA (BCC – Banca di Credito Cooperativo Vicentino di Pojana Maggiore e CRA – Cassa Rurale e Artigiana di Brendola) e con le Amministrazioni Comunali, copre una vasta area del Basso Vicentino per favorire il mondo produttivo locale. Il territorio, infatti, presenta una vivacità e una intraprendenza importanti. Nei sette Comuni sono 1.096 aziende artigiane (su un totale di 4.298), realtà che occupano 3.084 addetti (su un totale di 14.807) su una popolazione di oltre 40 mila abitanti. “Tante sono le note positive di questa iniziativa. Certamente questo Fondo rappresenta un esempio di ‘credito di rete’ più evoluto visto che coinvolge ben 11 attori rispetto ai 5 dell’esperienza precedente. La prima esperienza di Fondo di Sviluppo, nel 2017, aveva infatti visto precursori due Comuni e una Banca partner, sempre su sollecitazione di Confartigianato e Fidi Nordest. Il Fondo è davvero uno strumento a sostegno della crescita del territorio, notoriamente fatto in prevalenza di tante piccole realtà imprenditoriali sempre a rischio di scarsa attenzione da parte del sistema bancario più interessato a controparti più strutturate – commenta Luigino Bari, presidente del Mandamento Confartigianato di Lonigo e Delegato al Credito di Confartigianato Vicenza-. Si tratta quindi di un segnale forte che arriva dall’Associazione, e dal territorio, a favore delle proprie imprese soprattutto in un momento in cui si avvertono segnali di ripresa. Le aziende vanno sostenute, dando loro gli strumenti giusti per innovare, crescere e quindi essere ancora, e di più, concorrenziali. Un altro messaggio importante è dato dal risultato a cui si è potuti giungere solo avendo pensato e operato in rete, approccio che vorremmo potesse essere considerato positivamente qualche volta in più anche dalle nostre aziende. Fare massa critica sarà sempre più importante”. Alla soddisfazione di Bari si unisce quella dei rappresentanti dei due istituti di credito Angelino Fortuna, Responsabile Commerciale della BCC di Pojana, e Giampietro Guarda, Direttore Generale della CRA di Brendola; oltre che dei sindaci protagonisti di questa iniziativa: Luca Restello, Lonigo; Maurizio Fipponi, Val Liona; Manuel Dotto, Orgiano; Michele Poli, Gambellara; Roberto Castiglion, Sarego; Leonardo Adami, Alonte; e Dino Magnabosco di Monte bello Vicentino. Promosso, come detto, da Confartigianato, le Amministrazioni Comunali hanno, infatti, messo a disposizione del Fondo 100 mila euro (10 mila ciascuna, Lonigo ha contribuito con 40 mila euro) mentre i due partner bancari, hanno stanziato ciascuno una somma pari a 1,5 milioni di euro, per un totale di 3,1 milioni di euro. La disponibilità economica delle Amministrazioni è garantita dall’azione di Fidi Nordest, struttura consortile di garanzia, che tramite una apposita convenzione interverrà sulle operazioni di finanziamento coprendo il rischio di credito della banca per il 70%, e di conseguenza per il 100% i fondi pubblici.

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