ECONOMIA, IL VENETO È ANCORA IN “SALITA”

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“Il Veneto continua a marciare più velocemente del resto d’Italia con una crescita stimata del PIL per il 2019 pari allo 0,3%, a fronte di un +0,1% a livello nazionale. Pur in un momento di grave rallentamento generale a livello mondiale, continuiamo ad essere competitivi nei mercati internazionali e a produrre ricchezza per le nostre comunità. Questo rafforza l’importanza per tutti i partecipanti al tavolo di fare ‘lobby’ creando sinergie in tutte le sedi, anche a livello europeo per garantire gli interessi e l’ulteriore sviluppo del Veneto”. Ha evidenziato questa immagine il Vicepresidente della Giunta regionale Gianluca For – colin, nel presentare, su del – ega del Presidente Zaia, insieme al Segretario Gen – erale della Program mazione, Ilaria Bra mezza, il Docum – ento di Eco nomia e Finanza Re gionale (DEFR) per il triennio 2020-2022 al Tavolo di concertazione generale, composto dalle rappresentanze delle parti economiche e sociali. Il documento – che verrà successivamente adottato dalla Giunta regionale e trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione – è l’atto di programmazione strategica e finanziaria della Regione alla base della manovra di bilancio che verrà discussa a fine 2019. È un documento dai contenuti molteplici in cui è delineato il lavoro che attende la Regione nei prossimi anni in un approccio integrato del “Sistema Re gione” che valorizzi tutti gli enti collegati. L’incontro di presentazione è stato il primo passo della concertazione, la quale continuerà in sede di presentazione della Nota di Aggio rna – mento al DEFR, il prossimo autunno. “Va evidenziato lo sforzo sostenuto dalle regioni, insieme a province e comuni, che hanno da sempre concorso in maniera importante e responsabile al perseguimento degli obiettivi di bilancio, contrariamente a quanto avviene a livello di Amministrazioni centrali, dove la spesa è invece aumentata – ha sottolineato il Vicepresidente -. Assume importanza, quindi, la programmazione attraverso il coordinamento finanziario preventivo, al fine di avere stabilità e certezza del quadro normativo e delle risorse, poiché è indispensabile per tutte le componenti della Pubblica Am min istrazione dialogare nel momento della definizione delle misure che impattano sull’equilibrio di bilancio degli enti territoriali. Ciò può avvenire, innanzitutto, attuando le riforme finanziarie, come il federalismo fiscale, previsto dalla Legge 42 del 2009 e dal Decreto legislativo 68 del 2011 ma rimasto praticamente lettera morta”.

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