“Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l’ora esatta. Chissà che Zaia a forza di dare i numeri sulla data dell’autonomia, non azzecchi prima o poi quelli gusti. Ma è comunque in ritardo di un anno e mezzo, nonostante la Lega sia al Governo e primo partito in Italia”. A dirlo è il consigliere del PD Andrea Zanoni, commentando l’ottimismo del presidente della Regione alla festa del Carroccio di Castelfranco sul taglio del ‘traguardo’ entro l’estate. “Ormai abbiamo perso il conto degli annunci, ma d’altronde è perennemente in campagna elettorale: sembrava tutto fatto già nell’ottobre 2017, subito dopo il referendum. Poi le cose sono andate diversamente. Doveva arrivare la scorsa estate, quindi in autunno per festeggiare l’anniversario del referendum, per poi slittare ancora entro fine anno. Il 21 dicembre 2018 l’annuncio pieno di ottimismo con un comunicato di Palazzo Balbi: ’È un Natale strepitoso, stupendo. Sotto l’albero il regalo dell’autonomia’ e invece niente. Traguardo fallito pure il 15 febbraio quando avrebbe dovuto esserci la firma del documento da parte del Governo Conte e per il 3 aprile con l’ultimatum lanciato in occasione dell’audizione al Senato. Il tutto per precise responsabilità della Regione Veneto”.