Marcia per il risparmio tradito

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In una giornata torrida circa 150 risparmiatori hanno risposto all’invito del Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete “don Enrico Torta”. I manifestanti hanno sfilato a Montebelluna riparandosi con gli ombrelli da piazza dei selese a piazza Dall’Armi, davanti a quella che è stata la sede storica di Veneto Banca ed ora è un’agenzia di Banca Intesa. Qui era esposto un grande cartello “ CHIUDIAMO I CONTI CON BANCA INTESA” , assieme alle bandiere del coordinamento ed altro cartello giallo con scritta verde, chiara allusione all’attuale Governo, ove era scritto “GOVERNO ancora LADRO”. Erano già stati posizionati ombrelloni, sdrai e sedie per dare sollievo ai manifestanti che in quella piazza assolata si sono intrattenuti per oltre un ora nella quale ci sono stati gli interventi del presidente del coordinamento l’avvocato Andrea Arman, del sindaco di Cornuda Claudio Sartor e del presidente del centro di primo soccorso risparmiatori Walter Baseggio. Da parte di Arman un forte richiamo alla politica ed agli amministratori locali affinchè si impegnino seriamente a tutela dei propri cittadini che sono stati privati dei loro risparmi e della dignità perché nonostante siano passati due anni dalla messa in liquidazione delle banche e quattro dall’inizio della crisi delle stesse, nulla è stato fatto e rimangono pendenti sempre le stesse, fra cui la più inquietante è: perché a nessuno dei politici ed amministratori veneti interessa dove sono andati 20 miliardi di risparmi dei veneti, perché nessuno vuole alzare la voce per chiedere venga fatta chiarezza, individuati i penalmente responsabili ma anche i responsabili morali del più grave scandalo finanziario che ci sua stato in Italia ed Europa? Un forte invito alla politica affinchè si adoperi per creare le condizioni di dialogo con Banca Intesa e L.C.A. per affrontare e risolvere le migliaia di posizioni di risparmiatori che incolpevolmente sono stati condotti ad operazioni baciate dirette ed inverse ed oggi sono debitori ai quali Banca Intesa e S.G.A. chiedono interessi superiori al 15%. Il sidaco Sartor ha ribadito il proprio impegno ed esortato i risparmiatori a tenere duro e continuare in questa lotta che è una battaglia di civiltà, non celando una certa delusione per il disinteresse dei suoi colleghi sindaci. Baseggio ha invitato tutti alla tensione morale ed all’impegno anche per il bene delle future generazioni, esortando i giovani, la spritz generation, ad essere presenti ed attivi perché in gioco non ci sono solo i sodi dei risparmiatori ma il futuro di questo territorio. Ha concluso Arman, esprimendo la delusione nei confronti della politica che non ha mantenuto le promesse. Ha inoltre messo in guardia nei confronti dei rischi connessi con gli NPL e le conseguenti speculazioni sulla fetta di risparmio rappresentato dalle case.

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