La presa per i fondelli dei 5 Stelle – di Achille Ottaviani

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L’autonomia del Veneto è tutt’altro che una passeggiata. Sull’argomento i 5 Stelle si sono sempre messi di traverso fin dal primo giorno. E anche adesso che Salvini potrebbe forzare la mano e imporre la legge sulle autonomie, siamo tornati al muro contro muro. Il più furioso di tutti, forte dei milioni di voti al refertendum dei veneti è il governatore Luca Zaia che manda sull’argomento un messaggio chiarissimo e durissimo ai grillini. “La ricreazione è finita, io seguo la partita delle autonomie per 24 ore ogni giorno. Giuro che sarò come un nido di vespe perché ritengo scandaloso quello che il M5S sta facendo alla mia gente. Ciò che sta accadendo è semplicemente intollerabile”. Il buon Luca ha ragione da vendere. Il dibattito è diventato logorroico e insopportabile. So­prattutto perché non c’è un progetto 5 Stelle e l’autonomia viene bocciata per partito preso. C’è giustamente da pensare che i grillini ignorino, non leggano, non conoscano, non sappiano. Soprattutto, almeno fino ad oggi mentre scriviamo, non esiste una loro proposta diversa alternativa a quanto richiesto dalle regioni del nord e dal Veneto in particolare che sul referendum sull’autonomia ha ottenuto il consenso di milioni di voti a favore.

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