Quote latte: l’assessore Pan chiede di fermare il recupero

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Se prima il Tribunale di Roma e poi la Corte di Giustizia europea hanno stabilito, con sentenza, che i calcoli delle quote latte in Italia non erano attendibili, perché i produttori oggi devono essere ancora sottoposti ad azioni di recupero? Questo il ragionamento dell’assessore veneto all’agricoltura, Giuseppe Pan, che, all’indomani della sentenza del giudice per le indagini preliminari Paola De Nicola del Tribunale di Roma, aveva subito scritto al ministro Centinaio per chiedere la sospensione delle azioni di recupero nei confronti dei produttori che avevano ‘splafonato’ rispetto ai quantitativi indicati da un sistema di ‘quote’ rivelatosi manifestamente truccato. Ora, dopo la sentenza di ieri della Corte di Giustizia Europea che a sua volta ha stabilito che i calcoli sulle quote latte non erano attendibili e che l’Italia non ha rispettato “il criterio proporzionale di riassegnazione dei quantitativi di riferimento inutilizzati”, il titolare delle politiche agricole della Regione Veneto ha ripreso l’iniziativa per chiedere la sospensione delle azioni di recupero, in attesa delle determinazioni che assumerà il Ministero per le politiche agricole.

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