De Berti e Bartelle, botte da orbi

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Sono botte da orbi tra l’assessore Elisa De Berti e la consigliera Patrizia Bartelle dopo la presentazione del Piano Regionale dei Trasporti. “Ero a Rovigo”, ha detto la Bartelle (Italia in Comune), “per assistere alla presentazione del nuovo piano regionale dei trasporti e sono sconfortata nel constatare che la Giunta Regionale per il Polesine non ha previsto praticamente nulla. È stato detto che si tratta di un piano politico, quindi che concretizza una visione di una forza politica che governa il Veneto da molto tempo e che pare non avere assolutamente in mente le zone periferiche come il Polesine. È una pura constatazione. Si ci è stato parlato dell’asse nord-sud che scavalca il Polesine ma non porta alcun beneficio al nostro territorio, oltre questo lo scenario è deludente Nessun intervento è previsto a beneficio delle due filiere produttive esistenti: quella della pesca nel Delta e quella della Giostra in Alto Polesine e per di più i problemi dei pendolari che utilizzano il trasporto su ferro o su gomma vengono sottovalutati”. Fin qui la Bartelle, ma la risposta, molto piccata dell’assessora, che la scorsa settimana aveva concluso il ciclo di consultazioni territoriali non si è fatta attendere.“Invito il consigliere Bartelle a leggere con più impegno e applicazione il Piano Regionale dei Trasporti che abbiamo presentato nelle settimane scorse. Le sue valutazioni, infatti, appaiono imprecise e dettate da una certa confusione. Voglio rincuorare il consigliere – ha proseguito De Berti – che si dichiara ‘sconfortata’ perché, a suo dire, ‘per il Polesine non è previsto praticamente nulla’: non è così. A cominciare dal prolungamento della Transpolesana, che il Piano contempla attraverso la revisione progettuale dell’autostrada regionale ‘Medio Padana Veneta Nogara – Mare Adriatico’ per collegare il Polesine al mare.Sulla questione dell’idrovia Fissero-Tartaro-Canal Bianco si ha, poi, la conferma che la Bartelle ha affrontato con scarsa attenzione l’esame del Piano – ha proseguito l’assessore –, perché, tra le varie proposte di azione previste, una riguarda esplicitamente il potenziamento delle vie d’acqua interne, tra cui il sistema idroviario Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco e Litoranea veneta, interessato da interventi di potenziamento della capacità, dall’efficientamento del patrimonio demaniale strumentale alla navigazione anche attraverso l’utilizzo di sistemi ICT dedicati, dallo sviluppo di soluzioni sinergiche per la promozione della fruizione turistica delle vie d’acqua interne e della diportistica nell’area costiera”. Ma la Bartelle non è certo una che molla l’osso e così è partita la controreplica. “Per fortuna l’assessore Regionale De Berti ha la delega ai Trasporti ma non quella al Territorio dato che nella fretta di rispondere alle mie critiche puntuali e documentate sul nuovo Piano regionale Trasporti riesce a far passare la Transpolesana per Nogara (si vede che non l’ha mai percorsa!) e colloca la cittadina veronese addirittura in Provincia di Rovigo. Per miracolo pare che l’autostrada ‘Medio Padana Veneta Nogara – Mare Adriatico’ che attraversa le Province di Verona, Padova e Venezia si trasformerà in Transpolesana. Troppa grazia, cara De Berti!. “Quanto all’Idrovia Tartaro Fissero Canal Bianco, può anche darsi che un giorno si colleghi con la Litoranea Veneta, ma al momento vale il dato degli attracchi di navi nel 2018 all’Interporto di Rovigo, che di quella Idrovia è il perno: lo stratosferico numero di 11 (ripeto undici), per l’ovvia ragione che la Classe Quarta per una Idrovia seria è inutile”. Alla prossima.

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