Parcheggio selvaggio al San Bortolo. Nonostante i solleciti di Nursind ed Rsu a trovare una soluzione, tutto tace. La questione è stata sollevata, anche recentemente, dalla cronaca locale, che ha snocciolato numeri importanti: 45 rimozioni effettuate negli ultimi mesi all’interno del parcheggio riferito all’area ospedaliera.“Ci risulta che queste rimozioni siano state praticamente eseguite per auto afferenti all’utenza ospedaliera – spiega il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori – cioè di persone autorizzate ad entrare per motivi di trasporto sanitario e che, una volta nell’area ospedaliera, hanno parcheggiato o in posti in cui intralciavano la circolazione dei mezzi oppure in posti riservati ai disabili, senza averne titolo”. Per il Nursind, naturalmente, la circolazione dei mezzi di soccorso e non, come pure la sosta ai disabili, un’organizzazione ospedaliera la deve assolutamente garantire. Al tempo stesso, però, dovrebbero essere garantiti dei parcheggi liberi per chi viene autorizzato ad entrare per motivi sanitari. “È proprio qui che nasce il problema. Questa amministrazione, più volte sollecitata nei mesi scorsi dalla nostra organizzazione sindacale e dalla Rsu a porre rimedio, anche in modo drastico al parcheggio selvaggio all’interno dell’area ospedaliera – aggiunge il segretario Gregori – ha preferito la via bonaria con avvisi ai dipendenti che senza nessun diritto parcheggiano all’interno, piuttosto che attivarsi con la rimozione forzata”. Due pesi e due misure. “La rimozione forzata, infatti, non è stata risparmiata agli utenti, a causa di una politica di gestione degli abusivi alquanto permissiva. Risulta ovvio che se gli utenti autorizzati avessero trovato idonei spazi non si sarebbero ritrovati con il veicolo rimosso e la relativa sanzione da pagare oltre al disagio di andare a recuperare il mezzo. Queste rimozioni si potevano tranquillamente risparmiare se ognuno avesse rispettosamente parcheggiato nelle aree preposte”. Il Nursind di Vicenza ha intrapreso da alcuni mesi una rilevazione pressoché quotidiana delle auto dei dipendenti parcheggiate nell’area ospedaliera, dove nessun dipendente dovrebbe parcheggiare. Dall’analisi effettuata, corredata di prove fotografiche consultabili da chiunque lo desideri, emerge che oltre l’80% dei mezzi dei dipendenti parcheggiati in un’area non consentita appartengono alla dirigenza medica.