La nostra povera regione, una delle più importanti d’Italia, è stata ancora una volta umiliata dal governo centrale. Per anni si è lottato per un’Italia federalista, poi in milioni hanno votato per l’autonomia, ora il governo giallo-rosso tutto si porta via. Siamo tornati ad essere una colonia assai poco rappresentata a Roma nonostante il prodotto interno lordo e la volontà della maggioranza dei suoi abitanti. Non contiamo proprio un fico secco. Siamo una regione-provincia di uno Stato ormai sotto il controllo dell’impero franco-tedesco. Espressione geografica di una nazione che non ci tutela e a sua volta è sotto scopa dell’Unione Europea. Se qualcuno aveva qualche dubbio, oggi ne ha la certezza. Il cantautore poeta Giorgio Gaber scriveva in una sua canzone che “non c’è cosa più stupida della democrazia”. All’epoca non capivo, ora è tutto chiaro. E’ democratico anche cambiare le regole e la volontà degli elettori. Tornando al sodo, una delle più importanti regione italiane, la prima del turismo dell’alimentare e del vino, non è rappresentata nel nuovo governo. L’autonomia, come questo giornale ha più volte scritto, meglio che ce la mettiamo via. Fa anche rima.