In servizio il robot chirurgico per l’ospedale di Portogruaro

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“La settimana scorsa, in Giunta regionale, abbiamo approvato l’autorizzazione all’Ulss 4 Veneto Orientale ad acquisire un robot chirurgico Da Vinci per l’Ospedale di Portogruaro, sul quale non sono mai mancate, né mancheranno in futuro, le necessarie attenzioni, trattandosi, tra l’altro, di una struttura sanitaria di confine con un’altra Regione, e quindi assolutamente strategica. Continuiamo a investire, qui come in tutta la sanità regionale”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, che ha visitato l’Ospedale di Portogruaro (Venezia), accompagnata dal presidente e dal vicepresidente della Quinta Commissione del Consiglio regionale, Fabrizio Boron e Fabiano Barbisan, e dal direttore generale dell’Ulss 4, Carlo Bramezza. La visita è iniziata con un’esposizione della realtà sanitaria del Veneto Orientale da parte della Direzione Strategica dalla quale, ha tenuto a sottolineare la Lanzarin “esce un quadro virtuoso e di buona organizzazione, anche dal punto di vista della flessibilità, trattandosi di un’Azienda che nei mesi estivi è la più grande d’Italia per via dei milioni di presenze turistiche, per poi tornare ‘normale’ alla fine della stagione”. Un’azienda risultata complessivamente “sana”: con un attivo di 3,3 milioni di euro nell’ultimo anno, con una carenza di medici (84) che però non ha impedito un trend di assistenza in aumento, con un calo delle fughe verso altre Regioni e un aumento dell’attrattività dall’esterno, con una crescita della produzione rispetto al privato convenzionato, con tempi di pagamento dei fornitori a 44 giorni contro i 60 indicati dalla legge. Nel suo intervento, la Lanzarin ha anche affrontato temi di carattere generale, come la carenza di medici. “Abbiamo avviato tutte le iniziative possibili in autonomia – ha detto – come il mantenimento in servizio con varie forme contrattuali dei medici sessantacinquenni che devono andare in pensione dal pubblico e finiscono a lavorare nel privato (già 110 adesioni); l’assunzione degli specializzandi al quarto e quinto anno negli ospedali; la chiamata a un bando dei medici laureati e abilitati, ma non ancora specializzati. Tutte le Regioni compatte – ha aggiunto – hanno approvato e inviato al Ministero un documento in 16 punti, nel quale si indicano le azioni urgenti e quelle di prospettiva per affrontare l’emergenza attuale e programmare meglio di quanto sia stato fatto prima il futuro. Attendiamo risposte concrete, così come è terribilmente concreto, e urgente, il problema”. “Sia chiaro – ha concluso la Lanzarin – che la Regione Veneto ha autorizzato e continuerà a autorizzare tutte le assunzioni richieste dalle Ullss e che è quindi una grossa bugia sostenere che la Regione non vorrebbe assumere”.

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