La politica dei dazi commerciali voluta dal presidente americano Donald Trump penalizzerà anche lo spritz, cocktail di tutti i giorni per noi italiani ma, ormai, di tendenza anche negli Stati Uniti. Trump nel comparto enologico e in quello degli spirits ha graziato l’Italia, almeno per quel che concerne vini, distillati e grappa ma ha assoggettato al dazio del 25% tutti i liquori prodotti nel nostro paese. Lo spritz, quindi, verrà a costare di più scatenando le ire di Sandro Bottega, uno dei maggiori produttori vinicoli italiani. “Noi continueremo ad essere presenti nel mercato a stelle e strisce”, dice Sandro Bottega, “e abbiamo già messo in bilancio un calo delle vendite del Limoncino e dei liquori a base di latte ma non temiamo un crollo di questi prodotti che negli Usa sono molto apprezzati. La scelta di Trump ci spinge a rivedere il progetto di espansione dei nostri Prosecco Bar, locali nei quali serviamo oltre al Prosecco e altri nostri prodotti, anche lo spritz e alcune eccellenze della cucina italiana. Stavamo valutando l’opportunità di aprire dei nostri spazi a Los Angeles e a Boston ma questi nuovi sviluppi ci spingono sempre più verso il Canada dove sono in fase avanzata le trattative per dar vita ad un Bottega Prosecco Bar a Toronto ed oggi guardiamo anche a Montreal. Naturalmente per affinità e per cultura gli Usa continueranno ad essere, per la nostra azienda, un mercato di primaria importanza”. Bottega spa con i Prosecco Bar, che oggi sono a quota 18, fattura dai 18 ai 20 milioni di euro l’anno, a conferma che questa operazione di marketing, iniziata 5 anni orsono, è stata decisamente azzeccata,