“E’ un diritto di ogni cittadino impugnare degli atti pubblici, ma nelle nostre delibere crediamo fermamente e le difenderemo nell’interesse dei cittadini veneti. Quindi ci rivediamo in tribunale”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, apprendendo la notizia che il sindacato dei medici Anaao Assomed ha impugnato davanti al Tar le delibere della Giunta regionale per l’assunzione di medici laureati e abilitati ma non ancora specializzati negli ospedali. “Non possiamo peraltro accettare – aggiunge Zaia – che si dica che queste assunzioni significano mettere a repentaglio la sanità del Veneto, anche perché questi medici sono tra l’altro gli stessi che possono fare la guardia medica. Abbiamo anche più volte e fin da subito chiarito che i giovani laureati e abilitati entreranno con il compito di coadiuvare i colleghi strutturati nei Pronto Soccorso, in medicina e in Geriatria, non di fare interventi chirurgici e attività complesse”. “Se poi si dice che essi costituiscono un pericolo per la sanità – prosegue il Governatore – significa anche dare un giudizio negativo sull’intero sistema formativo, ma non è così”. Zaia ricorda anche che “stiamo andando avanti nel confronto con le Università con le quali definiremo un accordo e un piano di lavoro per l’aumento delle borse di studio di specialità, per l’ingresso in corsia degli specializzandi a partire dal terzo anno, e per attivare la formazione, in collaborazione con le Università stesse, di questi giovani medici da assumere. Misure – conclude il Governatore – che sono state richieste e inserite in un documento votato all’unanimità dalle Regioni italiane e trasmesso al Governo”.