Impactscool, impresa sociale che si occupa di formazione e divulgazione scientifica sugli impatti delle tecnologie emergenti e sul futuro, inaugura l’Impactscool Future Hub Vicenza presentandolo alla città oggi giovedì 7 novembre dalle 18.30, a Palazzo Trissino di Corso Andrea Palladio 98, a Vicenza. “Il futuro è open source. Viaggio tra tecnologie emergenti e innovazione” è il titolo dell’incontro, gratuito e aperto al pubblico, organizzato in collaborazione con CNA Vicenza e Digital Innovation Hub, con il patrocinio del Comune di Vicenza e il sostegno dell’Ente bilaterale artigianato veneto, EBAV, e inaugura le attività della sezione vicentina di Impactscool, che si pone l’obiettivo di creare sul territorio una maggiore consapevolezza sui cambiamenti in atto e di stimolare una riflessione sul futuro della nostra società, attraverso attività e incontri rivolti a tutta la cittadinanza da realizzarsi nei prossimi mesi. Ospite e relatrice dell’evento del 7 novembre saranno Andrea Dusi, Co-Founder and Executive Chairman di Impactscool, e Cristina Pozzi, amministratore delegato e co-fondatrice di Impactscool, nominata tra gli Young Global Leader del World Economic Forum (2019-2024). L’Impactscool Future Hub di Vicenza è coordinato da Nicholas Chilese, Future Activist di Impactscool, e formato anche da Klajdi Pohumi e Angelo Cisotto, tutti vicentini. “Con questo primo evento – spiega Nicholas Chilese – presenteremo alla città la mission di Impactscool e dell’Hub di Vicenza, che vuole essere per il territorio un punto di incontro per la discussione e riflessione sull’impatto delle nuove tecnologie e sul futuro per tutta la comunità. Un’attività coadiuvata dal prezioso supporto della pubblica amministrazione, di CNA e di altri enti locali che credono nell’iniziativa e che ci aiuteranno a raggiungere più persone possibili”. L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione di CNA Vicenza, che da subito ha sposato la mission di Impactscool e deciso di offrire il suo contributo all’organizzazione dell’evento. “La cultura della digitalizzazione – spiega Giulia Guatta, a nome del Digital Innovation Hub di CNA – deve partire dalle persone.