L’assessore regionale del Veneto al lavoro e alla formazione Elena Donazzan ha fatto visita alla Cooperativa sociale di tipo B “Progetto Quid” di Verona, realtà manifatturiera delle confezioni che inserisce persone svantaggiate. Progetto Quid è nato nel 2013 per favorire il reinserimento e l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati, occupandoli nella produzione sostenibile di capi d’abbigliamento: presieduta dalla fondatrice Anna Fiscale, la cooperativa vanta oggi un fatturato di 3,5 milioni di euro, importanti partnership con grandi marchi italiani e non, e conta 120 dipendenti, per l’80% donne con vari tipi di background (disabili, vittime di violenza o sfruttamento della prostituzione, ex detenute ed ex detenuti). La cooperativa è presente anche con un proprio progetto presso la casa circondariale Montorio di Verona, per aiutare i detenuti nella difficile fase del loro reinserimento nella società anche con una prospettiva occupazionale, che rappresenta il miglior antidoto al rischio di recidiva. “Plaudo agli importanti partner industriali, da Calzedonia a L’Oréal, da NaturaSì a Just Italia, che con le loro commesse riconoscono a questa realtà un valore sociale oltre alla qualità della loro produzione: Progetto Quid è riuscito nella sintesi perfetta di saper coniugare qualità dei prodotti, economia circolare e sostenibilità sociale”, ha affermato Donazzan. La cooperativa veronese appartiene alle realtà produttive di natura sociale che hanno reso possibile l’attuazione dell’art.14 della Legge Biagi, ovvero l’assorbimento dell’obbligo normativo di assunzione di un certo numero di disabili nelle aziende con più di 15 dipendenti. Il Veneto è stato la prima Regione in Italia a costruire la possibilità per le aziende di rispettare la legge senza appesantimenti dell’organizzazione interna, dando alle persone che ne hanno diritto non solo un posto di lavoro ma anche un dignitoso progetto professionale.