La polizia ha espulso, su ordine della prefettura di Treviso, un albanese Florian Saraci, accusato di terrorismo. Già a febbraio,il Tribunale di Treviso aveva condannato l’albanese a un anno di carcere per atti persecutori, sentenza poi confermata dalla Corte d’Appello di Venezia lo scorso novembre. L’uomo era “seguito” dal 2017 quando era emerso che aveva avviato un processo di radicalizzazione e aveva mostrato una progressiva regressione nei rapporti interpersonali di lavoro,evitando anche di relazionarsi con le colleghe se non obbligato, fino alle sue dimissioni nel 2018. Anche sul piano familiare i rapporti si presentavano molto tesi:la moglie lo aveva denunciato per atti fino all’arresto del coniuge (agosto 2018). La ragione dei litigi era per la fede religiosa dell’indagato che costringeva la moglie a frequentare la moschea e ad indossare solo abiti da lui ritenuti adeguati alla religione islamica.