Volontari per la pace

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è giunto alla Fiera di Padova per inaugurare la tre giorni di “Padova Capitale Europea del Volontariato 2020”. Ad accogliere il capo dello stato c’erano il presidente del Veneto, Luca Zaia, il sindaco della città euganea, Sergio Giordani, e le cariche civili e militari. Sala gremita da migliaia di persone, in maggioranza giovani e studenti, che hanno accolto il presidente Mattarella con un lungo applauso. Tutti in piedi a cantare “Fratelli d’Italia” i cinquemila giovani volontari presenti questa mattina nella sala della fiera di Padova in cui si è svolta la cerimonia inaugurale di “Ricuciamo insieme l’Italia – Padova Capitale Europea del Volontariato 2020”. Per il presidente Mattarella si tratta di “un prestigioso riconoscimento alla città, alla sua cultura di solidarietà, alla storia di donne e uomini che hanno lasciato tracce preziose e aperto strade su cui altri hanno potuto poi camminare. Al tempo stesso è una responsabilità, un impegno che Padova assume affinché questi mesi non si limitino alla pur legittima celebrazione di tante positive esperienze, ma rappresentino un avanzamento per l’intero Paese, una stagione di crescita collettiva”. Parole di grande elogio e apprezzamento sono state rivolte da Mattarella a tutto il mondo del volontariato, definito “energia irrinunziabile della società, un patrimonio generato dalla comunità che si riverbera sulla qualità delle nostre vite a partire da coloro che si trovano in condizioni di bisogno”. “L’augurio, in questo anno, è che si proceda nell’attuazione della legge sul Terzo settore, coinvolgendo i protagonisti, assicurando una piena collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, favorendo la partecipazione e il sostegno, anche economico, di una più vasta platea di cittadini, i quali non perdono occasione di dimostrare interesse e favore per la solidarietà che si organizza”. Capo dello Stato, dopo la cerimonia inaugurale, ha visitato il Municipio di Padova, successivamente alla Capella degli Scrovegni e infine alla Basilica del Santo, prima di ripartire per Roma.

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