“Condividere il momento difficile con tutti gli operatori del comparto turistico e rivolgere a loro e alle loro famiglie un pensiero grato ed un forte incoraggiamento”: è il primo pensiero espresso – in una lettera comune- dagli incaricati regionali per il turismo delle Conferenze episcopali di Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto, le Regioni italiane sinora più colpite dall’emergenza coronavirus.
“Non è una categoria, bensì una filiera – continuano don Massimo Pavanello, don Tiziano Zoli e don Fabio Mattiuzzi -. L’impatto economico, di un flusso asciugato, mostra già i primi segni. Quanti sono impiegati in questo settore, poi, normalmente presidiano il front desk della generale accoglienza. Una posizione che li porta ad essere – insieme ad altri – soggetti a maggior rischio di contagio sanitario. Per tanti motivi, allora, siamo loro vicini”. Gli incaricati regionali per il turismo delle Chiese di Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto concludono così il loro messaggio: “Condividiamo volentieri – confermando la disponibilità alla collaborazione – la speranza, non ipotetica, che ogni quaresima (quarantena) termina con la Pasqua di Resurrezione”.