Burocrazia blocca 115 miliardi

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Tra i debiti commerciali non ancora onorati (53 miliardi di euro) e la mancata apertura di tantissimi cantieri relativi a infrastrutture strategiche e a opere pubbliche minori distribuite lungo il Paese (per un valore di 62miliardi), la Pubblica amministrazione (Pa) blocca complessivamente 115 miliardi di spesa che sarebbero indispensabili per fronteggiare l’attuale situazione economica.
Lo sostiene la Cgia che con Paolo Zabeo afferma: “Mentre aspettiamo che i 27 Paesi dell’Uu trovino un accordo per consentire l’utilizzo dei coronabond nel frattempo sarebbe opportuno che la nostra Pa pagasse i propri fornitori e fosse in grado di avviare le tante opere pubbliche che, ironia della sorte, sono in buona parte quasi tutte finanziate. Se sbloccate, queste misure darebbero una prima importante iniezione di liquidità al sistema economico del Paese, invece, la cattiva burocrazia e il malfunzionamento della macchina pubblica continuano a rappresentare un problema molto serio”.

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