Pagare i fornitori

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Confapi Veneto scrive al Presidente Luca Zaia. La lettera, firmata dal presidente Manfredi Ravetto e indirizzata al numero uno della Regione, è mirata «a porre con vigore alla sua attenzione le questioni della salvaguardia dell’integrità del sistema manifatturiero regionale e il rischio che la piccola industria patisca eventuali ritardi della grande».
«Fermo restando che la gestione dell’emergenza sanitaria ha priorità assoluta nell’azione regionale», si legge nella nota, «vogliamo porre alla sua attenzione la questione della salvaguardia dell’integrità del sistema produttivo del Veneto. Un sistema che lei ha sempre dimostrato di conoscere profondamente e che ben sa essere oggi esposto a gravi minacce, interne ed esterne. Di queste, la più attuale è rappresentata dal cosiddetto liquidity crunch: la riduzione brusca del denaro circolante al seguito del calo della domanda interna, dell’incertezza del momento, dal conseguente stallo del flusso dei pagamenti nelle filiere produttive. Ecco perché ci preoccupiamo soprattutto del primo anello della catena, vale a dire della grande industria, vista l’importanza in questa filiera dei grandi committenti: ci aspettiamo che proprio loro, che sicuramente hanno un’autonomia finanziaria diversa dai piccoli imprenditori, siano pronti ad innescare l’auspicato effetto-traino».
«Una Nazione già affetta da tempi di pagamento fra privati tra i più lunghi del mondo occidentale», prosegue Ravetto, «non può reggere un ulteriore aggravarsi della fluidità nelle transazioni commerciali. Ed è questo, Presidente, il nostro timore più grande. La piccola media industria che costituisce il principale asset di coesione sociale territoriale non può permettersi di fare da ammortizzatore economico della crisi in corso e del suo rapido progredire in recessione».

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