LA CITTÁ DEL SANTO PUÒ DIVENTARE SMART IN 5 MOSSE

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Este 29 maggio 2008 Convegno "Investire nella bassa padovana. Una scelta vincenteper il futuro tra slow e fast" © Franco Tanel

Una metro “leggera” tra stazione centrale, area Stanga, Zip e Sfmr. Bike e car sharing, isole di sosta multimediali e colonnine di ricarica per veicoli elettrici per la mobilità intelligente. Banda lar­ga, wi-fi diffuso, sensori iBeacon che parlano tra loro e big data per la rete informativa telematica (qualità dell’aria, meteo, trasporti urbani) e un «cruscotto» di informazioni in tempo reale per le scelte di governo della città. Teleriscal­da­mento e bioedilizia per il risparmio energetico. Piano parcheggi, spazi di incontro per attività di business, inclusione sociale e sicurezza. E un’Ammi­nis­tra­zio­ne pubblica sempre più digitalizzata con servizi ai cittadini all’a­vanguardia per efficienza e ac­cessibilità. È il masterplan per la Smart City padovana delineato da Confindustria Padova Servizi innovativi e tecnologici (Sit) e dall’Associazione Padova Soft City. Il masterplan è stato pre­sen­tato nella sede di Con­fin­dus­tria Padova da Ruggero Tar­ghetta presidente di Confin­dus­tria Padova Sit e Gianni Potti presidente dell’Associa­zio­ne Padova Soft City alla presenza del vice sindaco del Comune di Padova Eleonora Mosco delegata a innovazione e smart city e del presidente della Ca­mera di Commercio Fernando Zilio. «Su Soft City è tempo di accelerare, passare dai propositi all’esecutività di progetti subito cantierabili – spiega Targhetta -. Padova prima in Veneto e 13ª in Italia su 116 città capoluogo secondo lo Smart City Index di EY può diventare il fulcro della Smart Region del Nord Est capace di innovare e di attrarre nuovi investimenti sul territorio».

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