Silvia Marchetti è neo direttore di Confagricoltura Veneto

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Cambio ai vertici di Confagricoltura Veneto. Il consiglio direttivo ha nominato nel ruolo di direttore regionale Silvia Marchetti, responsabile dal 2017 dell’ufficio legislativo, delle relazioni istituzionali e dell’Ufficio studi dell’organizzazione. Prende il posto del vicentino Luigi Bassani, che termina il suo mandato dopo sei anni, anche alla direzione di Erapra Veneto, l’ente regionale di formazione di Confagricoltura.
Polesana di San Martino di Venezze, 52 anni, laurea in giurisprudenza, con una specializzazione in tecnica legislativa all’Istituto per la documentazione e gli studi legislativi di Roma, Silvia Marchetti è la prima donna a livello nazionale ad assumere un incarico ai vertici regionali in Confagricoltura, forte di un curriculum che l’ha vista occupare ruoli di primo piano in Parlamento, sia con attività di rapporti istituzionali che legislativa. Dopo gli esordi come funzionaria per Confartigianato di Rovigo e per gli enti di formazione Dieffe Ricerca e Formazione e Irecoop di Padova, nel 1999 è diventata collaboratore parlamentare al Senato, coordinando la segreteria a Roma e sul territorio nei rapporti con organi istituzionali ed enti locali e svolgendo attività legislativa con la predisposizione di proposte e progetti di legge, emendamenti, ordini del giorno. Dal 2006 al 2017 (anno di ingresso in Confagricoltura Veneto) ha coordinato in veste di funzionario del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati l’attività legislativa e di sindacato ispettivo di tutto il Gruppo.
“In questi tre anni ho lavorato molto affinché le idee e gli obiettivi espressi dal presidente regionale Lodovico Giustiniani e dei presidenti provinciali fossero presi in considerazione dalla politica e venissero trasformati in provvedimenti di legge – sottolinea Silvia Marchetti -. In questo solco intendo continuare, lavorando intensamente per dialogare con le istituzioni sia a livello regionale che nazionale per vedere accolte le istanze dell’associazione in ambito produttivo, sociale ed economico. I rapporti istituzionali saranno rafforzati anche mediante la presenza nelle fiere di primaria importanza per l’agricoltura italiana, come Vinitaly, Fieracavalli e Fieragricola, dove sono stati promossi importanti momenti di confronto con la politica e l’economia, presentando anche studi di rilievo nazionale come quello sui cavalli. Per quanto riguarda l’Ente di formazione Erapra, metterò in pratica la volontà espressa da tutti i presidenti provinciali, vale a dire la necessità di far crescere l’ente che è di fondamentale importanza per dare risposte alle esigenze dei nostri soci nel settore della formazione sia agronomica che digitale, fondamentale per rendere competitive le aziende agricole sul mercato globale”.