Approvato in Commissione Cultura, Ricerca della Istruzione della Camera dei Deputati, un contributo di 67.000 euro al Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Mario Rigoni Stern che ricorrerà il primo novembre 2021.
“Un segnale positivo per la città di Asiago, in un anno importante che celebra uno dei massimi narratori del nostro Novecento. L’ambizioso progetto si lega a importanti iniziative collaterali e concomitanti che riconoscono il narratore asiaghese quale importante “figura di memoria”, in grado di veicolare messaggi di speranza e fiducia da trasmettere in eredità alle giovani generazioni” – sottolinea il sindaco della Città di Asiago, Roberto Rigoni Stern. – “Nel 2021 verranno approntate molteplici iniziative culturali, mostre, convegni internazionali, eventi, che ‘racconteranno’ lo scrittore che ha portato nel mondo il nostro Altopiano, la sua terra che tanto amava”.
“Il lungo iter, avviato lo scorso anno per l’approvazione del Centenario dall’Ufficio Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Asiago, in stretta sinergia con la Famiglia Rigoni Stern e la Regione del Veneto, a cui hanno aderito Istituzioni e rappresentati del mondo culturale del più alto profilo, che ringrazio, sta proseguendo positivamente, e stiamo attendendo l’ufficializzazione definitiva del Comitato da parte del Ministero” – afferma Michela Rodeghiero, consigliere delegato alla cultura della Città di Asiago. – “A ottobre dello scorso anno con il perfezionamento della donazione dell’Archivio Privato dello Scrittore al Comune di Asiago da parte della Famiglia Rigoni Stern, grazie a un contributo determinante della Regione Veneto e con l’apporto della Soprintendenza Archivistica del Veneto, si stanno ponendo le basi affinché le carte dello scrittore siano al più presto consultabili. Vi sono tutti i presupposti affinché presto il Comitato venga istituito formalmente e che rinnovi l’apporto valoriale di Mario Rigoni Stern che, profondamente legato alla sua piccola patria “L’Altopiano di Asiago” si è reso custode di memoria e del Genius Loci della sua terra, sapendo però declinare il suo messaggio sui delicati equilibri dell’ambiente montano e della fratellanza fra popoli, in chiave universale e sempiterna, riuscendo così a trasformare la propria voce in un canto corale che lega metaforicamente tutte le genti alpine d’Europa”.