“Next Heroes” rivoluziona il business delle startup

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L’Italia è sempre stato un paese di grandi inventori. Ma oggi tre start up su quattro falliscono entro il primo anno, e dopo tre anni ne resta viva solo una su dodici (Fonte: “Report sull’impatto degli Incubatori-acceleratori in Europa” di Social Innnovation Monitor). I motivi non sono quasi mai collegati al prodotto: nel 56% dei casi la causa è la gestione errata del marketing, nel 18% mancano le persone con adeguate competenze, il 16% molla per motivi economici e a seguire il resto: questioni tecniche, legali o operative.
Sulla scorta di queste analisi Bassel Bakdounes, titolare dell’agenzia di marketing e vendita online Velvet Media, ha avviato circa un anno fa il progetto Next Heroes, il nuovo Innovation Hub che rivoluziona il modo di avviare business ad alto contenuto innovativo e tecnologico. Dall’inizio di questa avventura sono passati dodici mesi, adesso viene resa pubblica.

“Lo Stato italiano non aiuta gli imprenditori, siamo stufi di vedere idee morire e per questo abbiamo risolto il problema alla radice creando un modello totalmente rivoluzionario”, dice Bassel Bakdounes, founder dell’hub e titolare dell’agenzia che ospita il progetto nel proprio stabile, Velvet Media. “Nell’ultimo anno abbiamo studiato oltre un centinaio di proposte, ne abbiamo scelte solo una dozzina. In tutto, stimiamo che queste realtà nel 2021 possano fatturare circa 16 milioni di euro. Non a caso, alcuni fondi hanno già chiesto di entrare nella proprietà dell’hub, stiamo portando avanti trattative interessanti. È la prova, anche economica, che le idee possono ancora vincere. L’Italia deve uscire dalla crisi economica causata dal Covid e saranno questi business a salvarla”.
Entrando nel vivo dell’analisi, tre sono i principali fattori che differenziano Next Heroes.
Innanzitutto, il think tank. All’interno dell’innovation hub è stato creato un team di progetto costituito da professionisti con know-how ed expertise diversificati per offrire consulenze trasversali, supplendo così alle mancanze degli incubatori tradizionali. Saranno gli stessi professionisti a formare il comitato tecnico che sta filtrando le start up che si propongono. Tra di loro citiamo, oltre a Bakdounes, Sebastiano Zanolli, manager, advisor, speaker e autore, Cristiano Ottavian, esperto in project management e nell’avvio di startup, Candi Chen, esperta di strategia e imprenditrice con ampia esperienza in international business management, e Riccardo Scandellari, divulgatore, formatore, autore e consulente in ambito branding e comunicazione.
In secondo luogo, è fondamentale l’ecosistema economico dove nasce l’hub, ossia all’interno dell’edificio che ospita la società ideatrice del progetto Velvet Media.
In terzo luogo, l’intelligenza collettiva dei team di lavoro e i servizi offerti. Oltre a poter contare su una struttura di oltre duemila metri quadri a Castelfranco Veneto (nel Trevigiano) con open space, sale riunioni, palestra, punti ristoro e aree dedicate al networking.