Il vigneto veneto passato ai raggi X

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Per il vigneto veneto quella che si sta presentando è senz’altro un’annata particolare, che richiede grande attenzione da parte dei tecnici di campagna, ma che al momento non desta particolari preoccupazioni. Fondamentale sarà l’andamento climatico da qui in avanti: servirebbero ovviamente belle giornate di sole accompagnate da buone temperature. Il punto sullo stato del vigneto veneto alla vigilia dell’estate è in programma il prossimo 16 giugno in occasione del primo incontro dell’ormai storico Trittico Vitivinicolo promosso da Veneto Agricoltura, con Regione, Avepa, Arpav, CREA-VE e Università di Padova.
L’appuntamento sarà online – causa restrizioni anti Covid – sulla piattaforma Zoom (https://bit.ly/3geioT8) alle ore Come ogni anno sarà presentato l’andamento meteo del primo semestre e testato il polso alle diverse aree di produzione vitivinicola della nostra regione. A tal proposito, (https://youtu.be/l57x1Di7xB8) Veneto Agricoltura ha realizzato un interessante video che riassume l’andamento dell’attuale fase fenologica dei vigneti dell’area del Bardolino-Custoza, della Valpolicella, delle Colline vicentine, dei Colli Euganei, dell’area del Conegliano-Valdobbiadene DOCG, del Prosecco DOC e del Veneto Orientale..
In estrema sintesi, partendo dall’entroterra del Lago di Garda, la situazione fitosanitaria nei vigneti dell’area Bardolino-Custoza risulta essere più che buona. Le basse temperature invernali e poi del mese di aprile hanno rallentato l’andamento vegetativo di 10-12 giorni. Le gelate del 7 e 8 aprile non hanno fortunatamente interessato le zone collinari. Attualmente le piante sono in piena fioritura. Casi di peronospora si registrano fortunatamente solo in maniera isolata in quanto negli ultimi due mesi si sono aperte delle finestre per poter intervenire tempestivamente e adeguatamente con i trattamenti di difesa dei vigneti. Qualche ingiallimento è presente a macchia di leopardo dovuto all’andamento meteo del mese di maggio, piovoso e con basse temperature.
Anche in Valpolicella la ripresa vegetativa è stata ritardata dall’anomalo andamento meteo di aprile e maggio. Nei vigneti si registrano casi di ingiallimento determinati dalle basse temperature del suolo che hanno limitato il trasferimento alle piante dei minerali quali il ferro, il manganese e lo zinco. La produzione di Corvina, Corvinone e Rondinella si annuncia in perfetto equilibrio. Forse per la varietà Corvinone la produzione potrebbe essere superiore alla media. I tecnici e i produttori prevedono un’annata di grande qualità, soprattutto se il meteo virerà definitivamente al meglio consentendo il recupero del ritardo fenologico.
Nelle Colline vicentine i tecnici del Consorzio ricordano che il germogliamento e la fioritura sono in ritardo di 15 giorni. Fortunatamente, come in tutte le aree collinari venete, le gelate di inizio aprile non hanno causato danni alle viti. L’annata anomala insegna però che sempre più si rende necessario saper meglio interpretare il terroir e di conseguenza le tecniche agronomiche, la viticoltura di precisione, la concimazione, la gestione in verde. In altre parole, è importante “scoprire” il valore della naturalità del vigneto per poterlo poi lavorare più agevolmente.
ui Colli Euganei i vigneti in questo momento sono in piena fioritura anche se qualche varietà sta già affrontando l’allegagione, ovvero la fase iniziale dello sviluppo dei frutti. Ad oggi non si segnalano particolari problemi dovuti alla peronospora e all’oidio; qua e là si nota un po’ di macchie d’olio sulle foglie. In sostanza gli interventi di copertura hanno funzionato, a conferma dell’alto livello ormai raggiunto dai nostri viticoltori. Va invece segnalato che in pianura, purtroppo, le gelate tardive di aprile qualche serio problema lo hanno creato, non resta che attendere per valutare i reali danni.
Passando al mondo Prosecco, nell’area Conegliano-Valdobbiadene Superiore DOCG sembra che al momento tutto stia filando bene.