“Il ruolo dei direttori delle risorse umane è ancora più fondamentale, perché fungono da consulenti nei modelli di organizzazione. Modelli che, più che mai dopo il periodo di pandemia che abbiamo vissuto, fanno la differenza in ogni realtà aziendale, anche nella pubblica amministrazione”.
Così l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan è intervenuta stamane a Venezia in occasione della prima edizione di Officina Risorse Umane (ORU), evento promosso da Stati Generali Mondo del Lavoro e HR Link, con la direzione scientifica di Francesco Rotondi e Roberto Degli Esposti.
Si è trattato di una due giorni di confronto con otto tavoli di lavoro altamente qualificati, ciascuno dedicato ad un tema specifico, con l’obiettivo di definire delle proposte per rendere centrale il tema del capitale umano nei processi di cambiamento in atto nel mondo delle imprese e delle organizzazioni.
“Il prodotto dei lavori di questa due giorni è un’anteprima degli Stati Generali del Lavoro sulle risorse umane – ricorda l’assessore regionale al lavoro -; ne uscirà un documento di confronto che sarà inviato direttamente al ministro Orlando a partire dalla riflessione sulle competenze e dalla formazione necessaria a chi ha il compito di dirigere le risorse umane in aziende pubbliche e private”.
Secondo l’assessore al lavoro del Veneto, proprio il tema delle competenze professionali chiama in causa il ruolo delle Regioni.
“E’ questo il motivo per cui è molto opportuno che le Regioni partecipino a questo genere di tavoli, avendo tra i propri strumenti il Fondo Sociale Europeo sul capitale umano – sottolinea ancora Elena Donazzan -. Tradizionalmente in Veneto abbiamo sempre sostenuto che l’inserimento di figure manageriali e di consulenti nei processi di competitività delle nostre imprese, a vantaggio del territorio, dovesse essere previsto all’interno della programmazione europea”.