Rete contro le infiltrazioni mafiose

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“La Regione del Veneto è da sempre impegnata nel promuovere iniziative mirate alla diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile in tutti gli ambiti in cui è parte attiva. Il nostro impegno non si esaurisce però solo nell’ambito dei contratti pubblici di servizi e forniture ma intende porre l’accento anche sul sistema produttivo e imprenditoriale veneto, per sradicare le infiltrazioni e trovare gli anticorpi che possano prevenire una recrudescenza del fenomeno”.
Lo ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, intervenendo all’incontro della cabina di regia, istituita per l’attuazione del protocollo d’intesa contro le infiltrazioni mafiose negli appalti.
L’incontro, che si è svolto nella sede della Protezione Civile di Marghera, ha visto coinvolti Pierluigi Granata rappresentante designato dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, il consigliere regionale Roberto Bet, rappresentante designato dal Consiglio Regionale, i funzionari o delegati delle aree regionali politiche economiche, capitale umano e programmazione comunitaria, marketing territoriale, cultura, turismo, agricoltura e sport, sanità e sociale, tutela e sicurezza del territorio, risorse finanziarie, strumentali, ICT ed Enti locali, infrastrutture, trasporti, lavori pubblici e demanio.
“La cabina di regia nasce proprio con l’intento di creare una rete di monitoraggio allargata – ha ribadito l’Assessore -, capace di coordinare azioni comuni e avviare un dialogo vivo anche con le parti sociali. La prevenzione e il controllo devono, infatti, partire dal basso perché proprio dal basso si può diramare una mentalità diffusa di rispetto della legalità che sostenga lo sviluppo dei territori, promuova la protezione della libertà degli operatori economici e assicuri il regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, con trasparenza e sana concorrenza”. Prossimamente si svolgerà anche un incontro del Tavolo previsto dal protocollo d’intesa con le Parti sociali, ANCI, UPI, Banca d’Italia, Unioncamere e Comitato Unitario Ordini professionali del Veneto.