L’intermodalità pedala su 5 ciclovie

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Si è svolto, in teleconferenza, un incontro promosso dalla Vicepresidente della Regione e assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Elisa De Berti convocato con l’obiettivo di presentare il Documento preliminare del Piano regionale della mobilità ciclistica e con quello di fare il punto sullo stato di attuazione delle 5 ciclovie nazionali VENTO, Sole, Garda, Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia e Adriatica. Ai lavori hanno partecipato Fiab, Upi, Trenitalia, Arpa, Veneto Strade, Infrastrutture Venete.
Il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC), redatto con cadenza triennale partendo dalle indicazioni del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) in coerenza con il Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC), individua gli interventi da adottare per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane di spostamento, sia per le attività turistiche e ricreative.
Sono 5 gli obiettivi fondamentali del Piano: realizzare un sistema di ciclovie regionali di media/lunga distanza (>100-150 km) capaci di stabilire collegamenti a più scale e integrato con gli altri sistemi di mobilità (ferro, acqua, gomma); avviare modelli di gestione coordinata delle ciclovie regionali durante tutte le sue fasi; sostenere processi sostenibili di sviluppo locale attraverso infrastrutture ciclabili di lunga distanza capaci di generare posti di lavoro e alimentare le economie locali; riavvicinare i cittadini al paesaggio, favorendone nuove forme di fruizione in bicicletta; innescare un cambiamento culturale che individui nelle dorsali ciclabili i capisaldi di un progetto di territorio costituito da interventi infrastrutturali e da relazioni materiali/immateriali consentano la rigenerazione dei territori.
“Fin dalla fase iniziale di redazione del Documento Preliminare al PRMC, la Regione ha avviato un’importante attività di ascolto di alcuni portatori di interesse, prevalentemente di carattere istituzionale quali le Province e la Città Metropolitana di Venezia. Inoltre sono stati organizzati momenti di confronto con i diversi uffici regionali competenti in materia di mobilità ciclistica o che si occupano di tematiche complementari– afferma la Vicepresidente De Berti – Il lavoro di sinergia tra i soggetti istituzionali e gli operatori della mobilità è stato fondamentale sia per la raccolta di informazioni sullo stato dei tracciati ciclabili esistenti e di previsione che interessano le diverse realtà provinciali, sia per la ricostruzione del quadro pianificatorio vigente in materia di Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) e Biciplan”.
Il Sistema nazionale delle ciclovie turistiche è attualmente composto da 10 ciclovie, ben 5 delle quali sono in Veneto, per un totale di circa 400 km. Si tratta appunto della Vento (percorso da Torino a Venezia, circa 100 km ciclabili in Veneto), della Sole (da Verona a Firenze, circa 37 km ciclabili in Veneto), della Garda (anello lungo il lago, circa 65 km ciclabili in Veneto), dell’Adriatica (da S. Maria di Leuca a Chioggia, circa 84 km ciclabili in Veneto), della Trieste -Lignano Sabbiadoro-Venezia (circa 115 km ciclabili in Veneto).