Le stalle da latte sono prossime alla chiusura se non verranno prese decisioni importanti da parte delle istituzioni. Le stalle da latte sono una ricchezza per tutti perché assicurano latte buono, formaggi e tanti altri alimenti che il mondo ci invidia. Il rischio, con il continuo rincavo delle materie prime, è che si possa andare incontro alla chiusura che diventerebbe una povertà per tutti. Si è registrato un aumento dei costi di produzione del latte in Italia di 9 centesimi al litro ( 3 centesimi dovuti all’energia e 6 centesimi a mais e soja). Questo aumento che potrebbe sembrare irrisorio invece pesa tantissimo su un ricavo medio per litro di latte di 40 centesimi (prezzo di mercato del latte alla stalla) e al produttore ne rimangono soltanto 32 centesimi per litro. Come dire che si sfiora la fame e quindi molte stalle potrebbe scegliere di chiudere.
“Il governo deve intervenire con un rapido aiuto sui costi dell’energia affinchè la produzione del latte non venga a mancare. “Per tutti noi consumatori”, dice Lorenzo Brugnera, a capo di Latteria Soligo, indubbiamente paladino di questa battaglia, “potremmo trovarci nella condizione di non disporre più di una bevanda necessaria alla nostra salute, alla crescita dei nostri figli e di una serie di formaggi deliziosi. Per tutti noi amanti del paesaggio non vedremmo più le malghe, i pascoli, non troveremmo più la casa del contadino nelle nostre passeggiate. Per tutti noi difensori dell’ambiente e della sua diversità, vedremmo solo distese di campi a monocoltura o aggrediti dal bosco spontaneo. A tutti verrebbe a mancare l’agricoltore tradizionale, le nostre piccole e grandi aziende agricole. Un mondo che non vogliamo e quindi le istituzioni devono aiutarci”.