Alla preoccupazione dei senatori di Fdi (“Gli organici dei magistrati e del personale di cancelleria del Tribunale Venezia hanno raggiunto di recente un livello di carenza tale da rendere la situazione insostenibile, mettendo a repentaglio ogni operatività”), la ministra della Giustzia Marta Cartabia risponde che, sì: il problema c’è, ma ci sono anche le procedure per risolverlo. In una risposta scritta fornita tre giorni ai senatori Alberto Balboni e Luca De Carlo, Cartabia evidenzia che il Tribunale di Venezia ha una dotazione organica di 204 unità e in servizio ce ne sono 125. Scopertura dunque, del 37,5%. Mancano direttori amministrativi (due dei nove in organico), funzionari giudiziari (34 su 52), il funzionario contabile, cancellieri (11 su 31), assistenti giudiziari (17 su 67), operatori giudiziari (9 su 21), un autista dei cinque previsti e tre dei 16 operatori ausiliari.
Ma “risultano già accantonati e resi indisponibili”, dice la ministra nella risposta visionata dalla ‘Dire’: 29 posti di funzionario giudiziario (due per scorrimento di graduatorie e 27 per interpello nazionale); un posto di cancelliere per interpello; 3,5 posti di operatore giudiziario; un posto di assistente giudiziario. Per gli operatori giudiziari risultano assegnate al Tribunale cinque risorse a tempo determinato “per cui ad oggi di fatto si registra una scopertura di 4,5 unità”. Per i Tribunali più in difficoltà, come quello di Venezia, si è a vagliata l’ipotesi di accordo per l’uso del fondo risorse decentrate per il 2021 e ci si aspettano rinforzi anche dalla ripresa del concorso Ripam per 2.242 posti di funzionario giudiziario. Inoltre, Cartabia cita il reclutamento mediante Pnrr che non porterà figure a tempo indeterminato (non lo permette la Commissione europea), ma costituirà “veri e propri team di supporto al magistrato” con personale per tre anni.
Con un decreto del 26 luglio del 2021 sono state adottate le prime misure organizzative per attuare il Pnrr, in particolare per assumere a tempo determinato personale amministrativo. Il che significa per il distretto della Corte di appello 388 unità e 29 vanno a Venezia. Cartabia richiama poi l’attenzione su vari concorsi svolti o da svolgere da qui al 2024 e dice: “Ovviamente, tutto quanto sinora illustrato non preclude la possibilità medio tempore di garantire una migliore funzionalità dei servizi attraverso provvedimenti di natura transitoria, quali ad esempio i comandi da altre Pubbliche amministrazioni, le applicazioni temporanee in ambito distrettuale e gli scambi di sedi”. Quanto al personale di magistratura, al Tribunale di Venezia mancano 15 dei 50 giudici e quattro dei 29 giudici onorari.
In merito alla possibilità di modificare la dotazione organica la ministra ha precisato che sarà possibile farlo solo con una iniziativa legislativa.