“Amo ripetere spesso che solo i pessimisti non fanno fortuna. Penso che il cavalier Del Vecchio sia stato la dimostrazione vivente di questo modo di dire; un uomo che con la sua determinazione e la sua visione del lavoro, dal nulla si è attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra, in particolare del riscatto economico delle nostre montagne. Il Veneto gli deve molto”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime cordoglio per la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, morto all’età di 87 anni.
“Fu un imprenditore che ha guardato ben oltre i propri sogni – prosegue il Governatore -. Della bottega che aveva messo su con sudore ad Agordo poteva già considerarsi soddisfatto e realizzato alla fine degli anni Cinquanta. Ma da quella bottega è nata una piccola impresa, la Luxottica, che in breve è cresciuta fino ad essere una grandissima realtà produttiva, alla capo della quale Del Vecchio ha scalato la finanza internazionale, portando il Veneto alla ribalta del Mondo. Sono numerosissime le persone delle nostre valli dolomitiche che grazie a lui hanno trovato un lavoro segnando la via del benessere per intere famiglie. Se il Veneto è oggi quella grande realtà produttiva ed economica che intendiamo mantenere e accrescere è grazie a figure come Del Vecchio che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra gente. Invio le mie condoglianze ai familiari e a lui un pensiero”. Del Vecchio viene ricordato anche dai parlamentari Luca De Carlo e Marco Osnato. “La storia personale e imprenditoriale di Leonardo Del Vecchio- hanno detto- si intreccia in modo indissolubile con la provincia di Belluno. La scommessa – vinta – di poter costruire un’impresa di dimensioni mondiali partendo da Agordo è stata un esempio che ha stimolato decine di imprenditori del nostro territorio’’.
Per Giampaolo Bottacin Del Vecchio è stato “un esempio di imprenditoria per tutti. Un riferimento mondiale. Ha dimostrato che dal nulla si può costruire un impero. E lo ha fatto facendo crescere la sua impresa insieme al territorio. Ha dimostrato che se un’impresa cresce con il territorio, il territorio cresce con l’impresa. Se ne va un grande imprenditore che ha incarnato il
fare impresa insieme a tutti i suoi collaboratori. Una gravissima perdita per il territorio bellunese e veneto”.