Si è aperto a Venezia il 24° Congresso Internazionale di Studi Bizantini che si tiene fino al 27 agosto a Venezia e Padova organizzato dall’Associazione Italiana di Studi Bizantini e dall’Associazione Internazionale Studi Bizantini in collaborazione e con il sostegno dell’Università Ca’ Foscari Venezia (Dipartimento di Studi Umanistici) e dell’Università degli Studi di Padova (Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica).
Il congresso è stato aperto presso il Teatro La Fenice di Venezia dalla Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Tiziana Lippiello, con i saluti della Prorettrice con delega al Patrimonio artistico, storico e culturale dell’Università degli Studi di Padova, Monica Salvadori, dell’Assessore della Regione del Veneto alla Programmazione- Attuazione programma – Rapporti con Consiglio regionale – Bilancio e patrimonio– Affari generali, Francesco Calzavara, dell’Assessore all’Università e al Patrimonio del Comune di Venezia, Paola Mar, del Ceo e Direttore artistico del Teatro La Fenice Fortunato Ortombina. Ai saluti istituzionali si sono aggiunti quelli di John Haldon, Presidente dell’Associazione Internazionale Studi Bizantini e di Mario Rigo, Presidente dall’Associazione Italiana di Studi Bizantini.
Si tratta di un evento unico per la quantità e la qualità degli studiosi coinvolti e di rilevanza mondiale per le nazionalità partecipanti: ci saranno rappresentanti di prestigiose Università quali Harvard, Oxford, Princeton, Sorbonne che ospitano importanti centri di studi bizantini. Il Congresso di Studi Bizantini, che vede la sua nascita nel 1924, si svolge ogni cinque anni ed è stato ospitato solo due volte in Italia (nel 1936 a Roma e nel 1951 a Palermo).
“Il “motto” del Congresso Internazionale, “Bisanzio – Ponte tra Mondi”- ha esordito la Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Tiziana Lippiello- evoca la centralità spaziale, fisica e temporale dell’Impero Bizantino che ricopre per mille anni una funzione di collegamento e di mediazione non solo tra l’Oriente e l’Occidente, ma anche tra il Nord europeo, e il Sud mediterraneo e una funzione di passaggio tra l’Impero Romano e l’antichità e l’Impero Ottomano e la modernità. La presenza di Bisanzio a Venezia è innanzitutto visibile e radicata, ma anche impalpabile nella cultura cittadina. In questo senso quindi il XXIV Congresso Internazionale di Studi Bizantini a Venezia è un omaggio a tutta la storia della nostra città e degli studi che in questa città sono stati condotti. Ma anche una testimonianza della vitalità della ricerca e della didattica dei nostri giorni, segno di una crescita costante nell’ambito degli studi bizantini, che continuerà ben oltre questo singolo evento, grazie anche ai giovani ricercatori che si sono formati in questi anni nel nostro Ateneo che è custode di una grande tradizione di studi in questo campo”.
Ospitarlo a Venezia, la città definita “Quasi alterum Byzantium” per il suo storico legame con l‘Impero Bizantino, e la “porta” dei Greci in Occidente, è un’importante occasione per rafforzare il legame tra il territorio, le sue origini e la sua storia.
Il congresso proseguirà a Venezia nella sede del Campus Economico di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari Venezia e nella giornata del 25 agosto si svolgerà presso il Complesso del Beato Pellegrino e al Palazzo Liviano all’Università di Padova.