Distretti del cibo, mercato più forte

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Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti il progetto di legge di cui è primo firmatario il consigliere di Forza Italia Alberto Bozza che introduce, disciplina e valorizza nell’ordinamento giuridico veneto i “distretti del cibo”, superando i tradizionali “distretti rurali” o “distretti agroalimentari” adottati nel 2003 con la legge regionale.
Per distretti del cibo s’intende il costituirsi di sistemi produttivi territoriali non solo caratterizzati da sinergie tra realtà agricole (come accade con i distretti rurali o agroalimentari), ma anche della filiera commerciale, distributiva, turistica, culturale, eno-gastronomica, delle ristorazione, della sostenibilità e della sicurezza alimentare. Il Pdl di Bozza incentiva la sinergia fra gli operatori della filiera nei processi di produzione, trasformazione, commercializzazione e promozione dei vari prodotti del distretto. In questo modo si aggiorna l’assetto normativo regionale, così da colmare il gap rispetto ad altre regioni.
“Era opportuno ridefinire a livello regionale un quadro normativo aggiornato – ha detto Alberto Bozza – che sia da volano per la costituzione di nuovi distretti del cibo, per valorizzare la riconosciuta eccellenza agricola, turistica, culturale, eno-gastronomica dei nostri territori e conferire ulteriore valore al brand del nostro Veneto”.
“Con i distretti del cibo si va a sviluppare un circuito virtuoso”, conclude Bozza.