Pista da bob, il nodo resta da sciogliere

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Restano aperti i problemi organizzativi per le prossime olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Così arriva la proposta da Innsbruck per la pista di bob e slittino a Igls come alternativa a un nuovo impianto a Cortina. Una chiara proposta di superare i confini del Veneto e dell’Italia per utilizzare le strutture esistenti evitando i soliti sprechi.
Su invito di Felix von Wohlgemuth, co-portavoce dei Verdi Verdi Grüne Vërc, la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia e la consigliera regionale del Veneto Cristina Guarda (EV) hanno incontrato a Bolzano il sindaco di Innsbruck Georg Willi. L’obiettivo di questo incontro era quello di sostenere le autorità italiane nella conclusione di un accordo italo-austriaco con la città di Innsbruck per le discipline olimpiche del Bob, Slittino e dello Skeleton in vista delle Olimpiadi 2026: Per questo il sindaco di Innsbruck ha annunciato l’invio di una lettera indirizzata all’amministratore delegato di Fondazione Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier.
“In diverse conversazioni a Roma mi è stato assicurato che c’erano stati dei tentativi di contattare Innsbruck o il Tirolo. Durante i nostri colloqui preliminari con il sindaco Willi, tuttavia, è apparso subito chiaro che nessuna lettera aveva raggiunto i nostri vicini. Abbiamo quindi deciso di attivarci”, ha dichiarato la senatrice di AVS Aurora Floridia a proposito del motivo dell’incontro odierno:
Le criticità, i costi ed i tempi proibitivi per il totale rifacimento della Pista Eugenio Monti, obbligano i Politici ed i Tecnici a fare scelte qualitative, come richiesto dal CIO: usare una pista esistente e non costruire nuove strutture energivore e economicamente insostenibili.
“Innsbruck, in quanto città olimpica, deve e vuole omologare la sua pista di bob e slittino per poter disputare competizioni internazionali di alto livello anche dopo il 2024. I costi stimati per l’omologazione ammontano a circa 27,43 milioni di euro, che saranno ripartiti in parti uguali tra la Repubblica d’Austria, il Tirolo e la Città di Innsbruck“ spiegava il sindaco Willi, aggiungendo che “La mancata presentazione di offerte per la costruzione dello sliding center a Cortina d’Ampezzo, distante soltanto 168 km da Innsbruck, conferma il rischio denunciato dai Verdi fin dal 2021 di non riuscire a realizzarlo nei tempi richiesta dal CIO, ossia la stagione invernale 2024”.
Il nodo della pista da bob di Cortina, da realizzare per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026, dovrebbe sciogliersi i primi di settembre. Tra poco più di due settimane – come riporta il Sole24 Ore – si capirà se gli “inviti” alle principali imprese di costruzioni italiane – secondo indiscrezioni dovrebbero essere circa 5 quelle interpellate – daranno un esito positivo, dopo che la gara pubblica, chiusa il 31 luglio, è andata deserta.
Un appalto complicato, quello pubblicato dalla società Simico, che si occupa di realizzare le infrastrutture stradali e alcune di quelle sportive per le Olimpiadi invernali del 2026. Così complicato che nessuna azienda locale è riuscita a organizzare un raggruppamento di imprese per una base d’asta da 81 milioni. Il tema probabilmente non è solo quello del timore degli extracosti, ma proprio l’organizzazione dei lavori che prevedono un progetto esecutivo non banale per questa cifra, con impianti coperti da verde e sostenibili anche dal punto di vista estetico.