E’ il polesano Carlo Salvan il nuovo Presidente di Coldiretti Veneto, l’associazione di categoria agricola più rappresentativa del territorio. L’assemblea dei delegati, riunita in Villa Molon sede della cantina omonima di Salgareda, lo ha votato all’unanimità. 38 anni, laurea in giurisprudenza, sposato e padre di due figli, Carlo Salvan risiede a Costa di Rovigo e conduce due aziende agricole a Frassinelle Polesine, dedite alla produzione di aglio, sia biologico che bianco polesano dop, kiwi giallo e seminativi estensivi. Già alla guida della sede provinciale di Coldiretti Rovigo dal 2018, il neo presidente regionale ricopre anche altri incarichi: è infatti al vertice del Consorzio Agrario del NordEst dal 2022, oltre che consigliere di amministrazione dei Consorzi Agrari d’Italia e di Coprob. Carlo Salvan sarà affiancato dal consiglio della Federazione regionale Coldiretti Veneto formato da: Chiara Bortolas (Coldiretti Belluno), Giorgio Polegato (Coldiretti Treviso), Tiziana Favaretto (Coldiretti Venezia), Roberto Lorin (Coldiretti Padova), Pietro Guderzo (Coldiretti Vicenza), Alex Vantini (Coldiretti Verona). Per i movimenti: Valentina Galesso (Donne Impresa), Marco De Zotti (Giovani Impresa), Marino Bianchi (Federpensionati) e Diego Scaramuzza (Terranostra). Alla direzione della Coldiretti Veneto è confermata Marina Montedoro che in due anni ha traghettato l’organizzazione verso il rinnovo delle cariche con il mandato di Delegato Confederale. La parte elettiva ha anticipato l’incontro pubblico dal titolo “Veneto motore dell’agricoltura italiana: le sfide per il futuro” con protagonisti il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini in uno scambio di opinioni moderato dalla giornalista Gaia Padovan sui temi d’attualità che interessano il settore agricolo. Carlo Salvan ha illustrato i numeri dell’agricoltura veneta: 60 mila le aziende iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio di cui 45mila sono associate a Coldiretti. Una forza sociale che quotidianamente produce cibo e servizi per la collettività e risponde alle attese dei cittadini sulla domanda di sicurezza alimentare e ambientale. Una agricoltura che è un valore per il sistema economico regionale al quale contribuisce con un fatturato di 7,7 miliardi di euro grazie alle denominazioni e alle tante tipicità locali. Un patrimonio della biodiversità custodito e protetto dalle imprese che danno lavoro a 67mila addetti. Primati identitari da tutelare ma sempre più vulnerabili perché esposti alle minacce delle variazioni climatiche, delle specie aliene, delle epizozie, delle normative europee, della contraffazione. “Assumo con responsabilità questo incarico e sono riconoscente della fiducia accordatami – ha detto il neo presidente regionale – garantendo il massimo impegno per promuovere, difendere e sostenere la nostra agricoltura e le imprese. Sono consapevole delle sfide che ci aspettano e con il sostegno di una squadra coesa lavoreremo insieme per far crescere e rendere più competitivi i comparti produttivi”.