Imprese Nord-Est, missione Romania

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Una delegazione di imprese di Confindustria Veneto Est (CVE) dei settori meccanica, chimica, agroalimentare, energia, guidata dalla Consigliere per l’Internazionalizzazione Alessandra Polin, è in partenza per la Romania per la missione imprenditoriale che dal 7 al 9 novembre prossimi le porterà a Bucarest, primo seguito operativo al Protocollo per la cooperazione economica e commerciale tra le imprese associate firmato il 21 febbraio scorso da Confindustria Veneto Est e Confindustria Romania. Alla missione partecipano, tra gli altri, il Presidente del Gruppo Vinicolo CVE Stefano Bottega e il Presidente di FINEST Alessandro Minon. La missione si articolerà in tre direzioni: quella istituzionale, coordinata dal Presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola e quelle economiche per le aziende, con un Seminario di studi e gli incontri B2B organizzati dalle rispettive strutture confindustriali.
In parallelo, si svolgerà, dal 7 al 9 novembre, una serie di incontri B2B tra le imprese di Confindustria Veneto Est e 30 imprese romene per intensificare le relazioni industriali e commerciali bilaterali.
«In uno scenario internazionale in rallentamento e incerto, la Romania è il Paese dell’Est Europa con il quale il Veneto ha un rapporto privilegiato – dichiara Alessandra Polin, Consigliere Delegata Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione».
Forte di una crescita che nel 2022 registra un +21,9% rispetto al 2021, l’interscambio dell’Italia con la Romania ha raggiunto un valore di 19 miliardi di euro, secondo partner commerciale di Bucarest.Nonostante il leggero calo nei primi sei mesi 2023 (-1,8%), l’interscambio del Veneto con la Romania è cresciuto a doppia cifra negli ultimi anni: +19,4% nel 2022 (+24,5% rispetto al 2019), per un valore di circa 4,2 miliardi di euro, spinto soprattutto dalle esportazioni (2,2 miliardi, +13,6%). Il Veneto Est in particolare, ovvero i territori di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, concorrono per il 63,7% all’interscambio regionale con Bucarest (e al 14% di quello nazionale), per un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro, con esportazioni per circa 1,3 miliardi. Tra le province, trainano le performance di Venezia e Padova: +83,9% (per il balzo dell’import di metalli di base) e +24,7% rispettivamente, l’interscambio 2022 con la Romania.Se si allarga lo sguardo al complesso dei Balcani occidentali (Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia), tra il Veneto e quest’area si è alimentato un vivace interscambio negli ultimi due anni: in lieve flessione nei primi sei mesi 2023 (-0,5%), ma in crescita del 19,9% nel 2022 (+27% sul pre Covid), per un valore prossimo agli 11,3 miliardi di euro. Il Veneto Est concorre per ben il 56,6% a questo risultato, per un interscambio con i Balcani occidentali del valore di 6,4 miliardi (+19,4%).
Positive in questo caso le performance di tutte le quattro province di Confindustria Veneto Est, anche per effetto dell’import dei prodotti energetici: Venezia +38,4%, Treviso +17,1%, Padova +16,5%, Rovigo +0,2%.