Museo del gioiello, visitatori in crescita

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Primo museo in Italia dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera, il Museo del Gioiello di Vicenza si afferma come mèta culturale tra le più apprezzate della città. Il 2023 si è chiuso confermando un trend di crescita in termini di affluenza, innescatosi a partire dall’anno precedente: +20% per gli ingressi rispetto al 2022, per un totale di oltre 17,3 mila visitatori. Apprezzati il programma di workshop e le attività didattiche che hanno coinvolto un pubblico crescente di famiglie, appassionati, turisti e curiosi. Attività confermate nel 2024, con un calendario di appuntamenti rinnovato nei contenuti che vede anche raddoppiare le attività laboratoriali per adulti.
Risultati che premiano l’impegno del Museo gestito da Italian Exhibition Group assieme al Comune di Vicenza nel promuovere la cultura del gioiello attraverso un’offerta espositiva e didattica qualificata, che si inserisce nella proposta culturale cittadina come canale distintivo per valorizzare l’arte orafa e la grande tradizione della lavorazione dell’oro, parte integrante del DNA di Vicenza. L’impegno prosegue nel 2024 con una primavera ricca di eventi per coinvolgere un pubblico di tutte le età.
Si comincia con il ciclo di visite guidate che accompagnano la mostra Pop Beat Italia 1960-1979 in Basilica Palladiana. Le visite, dal titolo “Il gioiello degli anni Sessanta e Settanta: liberi di creare”, avranno come protagonisti i materiali del gioiello delle due decadi: un periodo di grande libertà creativa che ha visto l’esplosione del fenomeno del bijou e del gioiello artistico, di cui la scuola di Padova è magistrale esempio. Si svolgeranno la domenica pomeriggio tra le 16.30 e le 18.00, nelle giornate del 28 aprile, 26 maggio e 30 giugno (consigliata la prenotazione). Prezzo ridotto per tutti i visitatori che esibiscono il biglietto della mostra in Basilica e agevolazioni per i residenti a Vicenza e provincia.
In vista del mese mariano, in programma anche un ciclo di visite organizzato con il Museo Diocesano di Vicenza per conoscere gli straordinari gioielli di arte sacra patrimonio della città: la corona e il pettorale della Madonna di Monte Berico, santa protettrice di Vicenza, due capolavori dell’arte orafa vicentina realizzati nel 1900 a partire da gioielli preesistenti di grande valore, donati in segno di devozione dalle famiglie del capoluogo berico. Le visite saranno domenica 5 e 19 maggio, alle ore 10, con partenza dal Museo Diocesano, dove sarà possibile ammirare i tesori che hanno ispirato le due creazioni: il Reliquiario della Sacra Spina (XIII-XIX secolo), il Calice della chiesa di Santa Corona (XVII secolo), e la Croce astile della Cattedrale (XV secolo) a cura dei servizi educativi del Museo Diocesano di Vicenza.
Il gruppo si sposterà dunque al vicino Museo del Gioiello per ammirare corona e pettorale, con il commento esperto di Stefano Soprana che ne ha curato il restauro, titolare della storica gioielleria Soprana, collocata sotto la Basilica Palladiana, dove prima sorgeva la bottega del celebre maestro Angelo Marangoni che realizzò in origine le due opere.