L’accordo si pone l’obiettivo di rafforzare il libero e regolare accesso al mercato dei lavori in ambito portuale, contrastando le offerte anomale, favorendo certezza e rapidità di esecuzione, un maggiore coinvolgimento delle Pmi e la tutela dei diritti economici delle imprese subappaltatrici. Per prevenire la possibilità che gli appalti vengano affidati a imprese che abbiano presentato offerte insostenibili, l’Autorità Portuale utilizzerà esclusivamente i prezziari ufficiali aggiornati. «Il mercato dei lavori pubblici – commenta Ugo Cavallin, presidente di Ance Venezia – è stretto nella morsa della crisi economica e di una riforma di legge che le stazioni appaltanti stanno recependo con difficoltà e lentezza. L’accordo rappresenta un modello da estendere presto ad altre realtà provinciali e regionali». «Siamo il porto delle buone pratiche, con questo accordo volgiamo tutelare non solo le imprese che sanno garantire una efficiente e puntuale esecuzione dei lavori ma in particolare le PMI nelle quali si trovano grandi risorse e professionalità», ha dichiarato Paolo Costa presidente dell’Autorità Portuale di Venezia.