Prima che i carabinieri andassero da loro, col rischio che mogli o fidanzate scoprissero il malaffare, hanno preferito anticiparli, presentandosi spontaneamente in caserma. Diversi clienti del porno-ristorante Tre Gai di Villapaiera hanno voluto così rendere la loro versione dei fatti, ovvero di quanto accadeva nel seminterrato del locale, dove, in piccoli separèe, si sarebbero consumati rapporti sessuali con ragazze straniere. Insomma, hanno messo le mani avanti nella speranza che non si arrivi alla gogna pubblica, magari in un’aula di tribunale. Ad incastrarli, questa volta, ci sono i video realizzati dai carabinieri della compagnia di Feltre che per mesi hanno tenuto sotto controllo l’attività e i clienti del locale. Già sotto inchiesta per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, Gianluigi De Cian, 58 anni, e Fatima Rhourab, 33, marocchina, titolari del noto locale a luci rosse “Tre Gai” di Feltre, stavolta sono finiti nei guai nell’inchiesta condotta dal procuratore Francesco Saverio Pavone. Ma il legale dei titolari del Tre Gai, parla di un contratto scritto tra le ragazze e la proprietà del bar-ristorante Tre Gai di Villapaiera: niente sesso con i clienti, ma solo balletti sexy nei privèe, senza possibilità alcuna di allungare le mani. Se poi clienti e ballerine passavano ad altro, come filmato dai carabinieri nell’inchiesta bis, avveniva all’oscuro dei titolari del locale.