La Corte Costituzionale ha respinto il doppio ricorso di legittimità costituzionale avanzato dalla Regione Veneto sulla legge di stabilità 2015 relativamente al taglio di risorse ai Comuni e ai diversi criteri di attribuzione del fondo di solidarietà. «I giudici della Consulta hanno bocciato il nostro ricorso puntuale. Ma la sentenza comunque riconosce – dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia – che la Regione ha la possibilità di impugnare validamente davanti alla Corte Costituzionale anche la violazione delle attribuzioni proprie degli Enti locali, indipendentemente dalla violazione di competenze regionali. Questo permette di ritenere valido dal punto di vista istituzionale il sostegno che la Regione ha dato – attraverso questo ricorso – ai comuni veneti e che si è tradotto, in concreto, nel 2016 – sottolinea Zaia – in una inversione di rotta da parte del governo nazionale relativamente ai tagli alla finanza locale». La Regione Veneto aveva tentato di aiutare i Comuni, impugnando a marzo 2015 la legge finanziaria nazionale. Due i punti contestati: la riduzione del fondo di 1200 milioni di euro; e la concomitante modifica dei criteri e delle misure dell’accantonamento (elevato dal 10 al 20 per cento) del fondo di solidarietà da distribuire ai comuni in difficoltà.